di Giovanna Mancini

“Nel nostro piccolo, vorremmo rappresentare un esempio anche per altre aziende, essere considerati un tassello per ricostruire un’industria nazionale dell’Ict, che negli ultimi 20-30 anni è andata scomparendo a favore dei grandi player internazionali, e della cybersecurity, un tema strategico per la sicurezza dello Stato e dei cittadini”.

Raffaele Boccardo ha fondato la sua BV TECH -azienda specializzata appunto in Ict e cybersecurity – a fine 2005 e in questi 18 anni l’ha fatta crescere fino a diventare una realtà con 160 milioni di euro di fatturato quest’anno, un Ebitda del 22% e 1.200 dipendenti in tutta Italia, oltre che nelle sedi di Londra, Boston (all’interno del Mit), Portogallo, Spagna, Germania e Svizzera.

Oggi BV TECH lavora con diverse istituzioni nazionali e locali e con aziende partecipate.

“Progettiamo, realizziamo e garantiamo la manutenzione di infrastrutture informatiche e per le telecomunicazioni, inoltre cioccupiamo di sicurezza dei dati e delle informazioni”, precisa Boccardo, aggiungendo che, in questo settore, attualmente l’80% della spesa nazionale sui sistemi civilidi Ict viene appaltata a player esteri.

“Sarebbe necessario, invece, sviluppare un’industria italiana della sicurezza dei dati e delle informazioni, perché si tratta di un settore strategico”, aggiunge l’imprenditore, che ieri ha portato questo messaggio al Senato nel suo intervento durante un evento per presentare ICTalia, piattaforma per la cybersicurezza promossa proprio da BV TECH.

Il gruppo ha piani di sviluppo importanti: “Il nostro programma di crescita prevede di raggiungere entro il 2026 ricavi per 250 milioni per linee interne, con un Ebitda attorno al 24%, a cui si aggiungeranno circa 100 milioni da acquisizioni – spiega Boccardo. Nei successivi due anni prevediamo di quotarci in Borsa e attraverso un aumento di capitale arrivare attorno ai 700-800 milioni”.

Con l’obiettivo di raggiungere, nel giro di 5-6 anni, il miliardo di euro di fatturato, soglia ritenuta spartiacque tra i “piccoli” e i “grandi” del settore.

BV TECH investe ogni anno una quota significativa di ricavi (circa il 10%) in progetti di ricerca e sviluppo e, tra questi, si inserisce il programma avviato in Puglia (nella sede di Grottaglie) circa 5 anni fa, finanziato dalla Regione e in collaborazione con università di Barie Mit di Boston per lo sviluppo di competenze innovative in ambito cybersecurity. Progetto che prevede un investimento di 30 milioni di euro in sei annieha reso necessaria l’assunzione di un centinaio di persone sul territorio, oltre alla creazione di un Security Operation Center.

“I primi prodotti del progetto sono già in uso sperimentale presso i nostri clienti e altri ne verranno, perché abbiamo intenzione di far proseguire questo progetto”, dice Boccardo.